ARTICOLI SULL'OCCULTO IL SATANISMO LA MAGIA E LA DIVINAZIONE E ARTICOLI CHE SPIEGANO LA PERICOLOSITA' DI TALI PRATICHE PECCAMINOSE

giovedì 23 aprile 2009

LE ORIGINI OCCULTE DELLE PRATICHE OLISTICHE

CAMMINO CRISTIANO


Le origini occulte delle pratiche olistiche
messaggio rivolto ai lettori cristiani - parte del testo a cura di L. Rega, C. Guiati



Introduzione
Le terapie olistiche fanno riferimento alla cura dell'intera persona - corpo, mente e spirito - mediante cure naturali o spirituali. La maggior parte di esse si basano sulle più diverse dottrine esoteriche.

Il campo delle pratiche olistiche è molto vasto. Ricordiamo tra le principali: omeopatia, autoanalisi, suggestione e autosuggestione, ipnotismo, medicina ayurvedica, agopuntura e agopressione, yoga, reiki, dinamismo dei gruppi, piramidologia, pranoterapia, cristalloterapia e chakra, rebirthing, shiatsu, biofeedback, training autogeno, kinesiologia, omeoterapia, omotossicologia, radioestesia, antroposofia, pendolo, bacchetta divinatoria...

Fanno parte delle pratiche olistiche anche molte discipline di provenienza orientale - il qi gong, i tantra, i già menzionati yoga, reiki e agopuntura, il tai chi chuan, e per estensione gli "stili interni" dei vari karate, judo, kung fu, aikido, kyudo, ecc. Queste pratiche si basano sui princìpi occulti propri delle religioni orientali (taoismo, scintoismo e buddhismo), che molto spesso i praticanti ignorano o accettano senza riserve, considerandoli magari degli stratagemmi ideati per far apprendere correttamente una tecnica, o solo dei racconti che aiutano a comprendere la storia della disciplina che si sta studiando.

Tutte queste discipline, siano esse tecniche di autoguarigione, rilassamento, difesa personale o maggior conoscenza di sé, hanno un obiettivo comune: far entrare l'uomo in contatto con forze occulte che le religioni orientali chiamano semplicemente "energia vitale" (Chi, o Ki), "forza vitale" o "principio vitale" dell'universo, tralasciando di spiegarne l'origine.
I praticanti esperti di discipline come il reiki, il tai chi chuan e lo yoga, spesso sono in grado di percepire in se stessi queste forze spirituali e sperimentano capacità attribuibili a un intervento occulto, o anche medianiche.

Le cose non cambiano molto nel caso di discipline occidentali molto note come l'ipnosi, il training autogeno, la pranoterapia e l'omeopatia (che non va confusa con la fitoterapia o erboristeria, ossia la cura con le erbe medicinali).

Ricordiamo che le terapie olistiche nascono dall'idea che la malattia non va risolta mediante la ricerca scientifica, ma che bisogna intervenire sull'essere umano a livello "spirituale" per curare le disarmonie energetiche. Questo apre la porta ad ogni sorta di medicina alternativa "new age" che sarà tanto più efficace, quanto più si avvicinerà al mondo dell'esoterismo.

Perciò anche se tali discipline si presentano inizialmente sotto vesti innocue e benefiche, progressivamente conducono colui o colei che se ne avvicina, ad inoltrarsi in livelli o tecniche sempre più approfondite ed occulte.

Ueli Wenger, un ex praticante di medicina olistica, praticò a lungo touch for health, polarità, kinesiologia, reiki, massaggi integrali, riflessologia plantare, terapia con i Fiori di Bach, sali Schüssler, ecc. Wenger cercava in questo modo di aiutare gli altri, e si accorse che questi metodi funzionavano. Li sperimentava su se stesso e sugli altri.
Oggi Wenger ha rigettato queste pratiche, e le commenta così: "Il massaggio, ad esempio, non ha niente a che fare con l'esoterismo. Ma ben presto ci si addentra in settori nei quali si lavora con flussi energetici nel corpo umano. E infine si attinge assistenza da energie cosmiche. Però nessuno verifica da dove provengono. Si usano solo perché sono efficaci. [...] Ma non è così semplice. Dio c'è, e c'è anche Satana; ci sono angeli e ci sono demoni. Molte persone non s'immaginano neanche quant'è grande la potenza di Dio - ma nemmeno quant'è reale Satana. Il mondo invisibile è qui, presente. E quello che in esso avviene non è un gioco, si tratta di vita o di morte."

Non potendo trattare in dettaglio ogni singola disciplina orientale e occidentale, ci limiteremo a citarne alcune.


L'omeopatia
(Per un esame dal punto di vista scientifico si veda qui)

La più diffusa delle medicine alternative alla medicina tradizionale è l'omeopatia: è difficile trovare in Italia una casa in cui non sia entrato un flacone di gocce o pillole omeopatiche, come non esiste ormai nel nostro paese farmacia che non venda e che non proponga con insistenza crescente i prodotti omeopatici.

Fare una breve analisi della medicina alternativa più diffusa nel mondo occidentale non è cosa facile: si rischia di andare controcorrente e di rivelare aspetti assolutamente sconosciuti alla stragrande maggioranza delle persone.

In passato ho assunto prodotti omeopatici, quando la medicina ufficiale non aveva risolto alcune manifestazioni dolorose che mi affliggevano. Talvolta sembravano funzionare, talvolta no. Poi ho voluto saperne di più, e le scoperte che ho fatto mi hanno obbligato ad una scelta: ora non faccio più uso di prodotti omeopatici. Faccio ricorso alla medicina ufficiale e, quando possibile, per lievi problemi di salute, mi affido ai prodotti naturali, facendo uso di erbe officinali.

Parlando con altre persone, ho scoperto che molti sono convinti che l'omeopatia (come pure i fiori di Bach e le altre forme omeopatiche) sia semplicemente una medicina naturale, e che i prodotti omeopatici siano solo degli estratti di erbe officinali. Vorrei perciò chiarire brevemente questo "qui pro quo".


Origini

L'omeopatia fu fondata da Samuel Hahnemann (1755-1843). Egli era affiliato ad una loggia massonica, ed era amico di Mesmer, uno dei maggiori oppositori della fede cristiana e ideatore dell'ipnosi e del "magnetismo animale".

La sua vita fu segnata da molte disgrazie e lutti familiari per cause non naturali (due figlie furono uccise, un'altra morì in circostanze inspiegabili e l'unico figlio scomparve misteriosamente).

Hahnemann non era soddisfatto dei risultati della medicina tradizionale, perciò decise di voler trovare egli stesso la ragione delle malattie ed una loro possibile soluzione.

Egli arrivò all'ipotesi che il male era prodotto da una "potenza spirituale nemica", e che le malattie potevano essere guarite proprio grazie a quelle sostanze, diluite, che le avevano generate. Stabilì perciò il principio della "similitudine", che afferma che "il simile guarisce il simile" (similia similibus curentur). Ma questo principio non era affatto una scoperta: in Tibet, in Cina ed in Arabia era già conosciuto da secoli.


Nome e principi

L'etimologia del nome "omeopatia" viene dal greco "homoion" (simile) e "pathos" (malattia).

Questa cura consiste nel curare il malato con un medicinale che produrrebbe in un essere sano gli stessi sintomi della malattia. Questo è il primo principio: il principio della similitudine.

Il secondo principio: la diluizione. Il principio attivo che produce la malattia deve essere diluito per avere la minore concentrazione possibile, perché una dose infima possiede delle virtù guaritrici maggiori. Questa diluizione viene indicata con la lettera D, seguita dal numero di diluizioni in 9 parti di alcool. Ad esempio una diluizione D20 equivale ad un litro di principio attivo versato nella totalità d'acqua del nostro globo terrestre.

Hahnemann stesso affermò che a partire dalla diluizione D30, non esiste più una sola molecola di principio attivo nel prodotto omeopatico. Secondo lui, la materia viene ridotta alla sua sostanza intrinseca e pura ed assume il suo potenziale spirituale.

Terzo principio: processo di scuotimento. I prodotti omeopatici, non hanno secondo Hahnemann un effetto chimico, ma un effetto dinamico, perché entrano in gioco delle forze esterne. Bisogna perciò "dinamizzare" il prodotto tramite lo scuotimento: la "forza cosmica" viene così trasmessa da chi prepara il medicinale al prodotto stesso, in modo misterioso.


Cos'è in realtà?

La nozione di forza cosmica, di potenza dinamica, di armonia con l'energia terrestre, rinvia ad una visione del mondo di tipo occulto: parlano in questi termini anche la magia, lo yoga, la radioestesia, l'antroposofia, e in generale tutto il movimento New Age. Infatti il linguaggio di Hahnemann è molto simile a quello degli yogi e dei guru orientali: questo dimostra ampiamente che l'omeopatia si basa principalmente sulle filosofie orientali.

Nell'omeopatia c'è veramente la dottrina della spiritualizzazione della materia, perché la forza guaritrice è di tipo spirituale e non chimico.

La cosa sorprendente è che Hahnemann ha affermato egli stesso di aver ricevuto il suo metodo curativo grazie alle rivelazioni spiritiche (cfr. Larousse du 20 siècle, ed. 1930), ma nessuno ci ha fatto caso. Nelle opere che ha scritto ha rivelato una grande avversione per Gesù Cristo, e una grande stima invece per Confucio.


Ragioni del successo

L'omeopatia ha avuto un grande successo nel mondo occidentale, dovuto alla sfiducia progressiva per la medicina tradizionale.

Innanzitutto bisogna chiarire che l'omeopatia non ha alcun effetto sulle malattie gravi; i prodotti omeopatici vengono prescritti solo per lievi affezioni.

Il prodotto omeopatico ha quasi certamente un effetto "placebo", in cui la guarigione o l'attenuazione del male dipende dalla convinzione del malato. L'effetto sul malato è di tipo psichico e non certo chimico. [N.d.r.: recentemente questa posizione è stata ribadita pubblicamente anche da Piero Angela, autore della serie di trasmissioni scientifiche Superquark.]


Come comportarsi?

Un cristiano deve curarsi con preparati omeopatici? Sicuramente dobbiamo documentarci: non possiamo classificare in modo acritico ogni metodo di guarigione come occulto, ma non dobbiamo neppure chiudere gli occhi su fatti lampanti ed allarmanti.

Se una certa pratica affonda le sue radici nella superstizione, o nell'esoterismo (anche quello di provenienza "religiosa" orientale), come nei casi che abbiamo appena visto, faremmo meglio ad astenercene. Abbiamo anche ragione di allontanarci immediatamente da qualsiasi medico omeopata che faccia una diagnosi grazie al pendolino.

Il mondo ci spinge a ricercare la salute con qualsiasi mezzo: ma la Bibbia ci insegna che in ogni situazione dobbiamo ricercare innanzitutto il pensiero di Dio e la Sua volontà.



Altre pratiche

Cristalloterapia

Essa sostiene che le pietre, i cristalli od anche le gemme contengano una carica di energia positiva capace di ristabilire il flusso energetico del corpo e della mente. La terapia consiste nell'applicare queste pietre direttamente sulle parti del corpo da curare, meglio se in corrispondenza dei chakra, cioè sui sette punti vitali-energetici che l'Induismo o il Tantrismo avrebbe individuato. Si può anche immergere le pietre nell'acqua che deve essere bevuta, o si può purificare l'ambiente in cui viviamo sistemando delle pietre nella nostra casa.

L'uso delle pietre per motivi terapeutici fa parte di una lunga tradizione sciamanica, magica e occultistica; più comunemente si usano le gemme come amuleti e talismani, che avrebbero il potere di allontanare la cattiva sorte e di proteggere dagli influssi negativi.

Questa pseudo terapia non è fondata su basi scientifiche, neanche sperimentali, e i successi o gli insuccessi sono dovuti solo ed esclusivamente ad un effetto placebo cioè legato all'autosuggestione.

Al di là dell'inconsistenza scientifica di questi metodi, come cristiani dobbiamo preoccuparci delle loro implicazioni magiche e occulte.


Cromoterapia

In questa disciplina il colore viene utilizzato come fonte di guarigione; secondo i teorici di questa nuova terapia basta guardare il rosso o una parete azzurra per guarire dal punto di vista spirituale, mentale e fisico. Questa terapia morbida innescherebbe un meccanismo di autoguarigione in grado di dare risultati immediati, a volta miracolosi.

Secondo le riviste specializzate del settore ogni malattia deriverebbe da uno squilibrio energetico dell' aura (l'energia vitale che circonderebbe ogni corpo ed anche la parte spirituale, l'essenza più profonda dell'essere), che solo i terapeuti con doni particolari sono in grado di vedere, in tutti i suoi colori, dunque solo loro sono in grado di prescrivere in forma personalizzata la relativa terapia.

Sembra una terapia innocua, ma è legata alla superstizione e all'idolatria, in quanto basterebbe dare uno sguardo o toccare una bottiglietta di un determinato colore per essere guariti.


Fiori di Bach

La terapia con i fiori di Bach è stata sviluppata dal Dr. Edward Bach nel 1935.

Esistono 38 rimedi preparati dai fiori di piante selvatiche, arbusti o alberi. Vengono prescritti non in base alla sofferenza fisica, ma piuttosto secondo lo stato mentale della persona sofferente, secondo il suo stato d'animo di paura, ansia, rabbia o depressione.

Possono essere associati al tema natale astrologico, alla meditazione trascendentale, e addirittura alla preghiera "cristiana": insomma un vero put-pourry sincretistico di magia, religioni orientali e pseudocristianesimo.


Medicina ayurvedica

È una medicina molto alla moda in questo momento. Arriva dall'India e pretende di donare la vitalità, la salute e la bellezza grazie all'armonia del corpo e della mente. Ayurveda è una parola composta da ayur = vita e veda = scienza o conoscenza. Il medico ayurvedico è una specie di guru che si propone di curare l'uomo nel corpo, nella mente e nello spirito.

È una medicina pagana e politeista: si tratta di credere che nel corpo umano ci sono cinque grandi elementi: etere, aria, fuoco, terra, acqua, che originano tre movimenti del corpo, governati da tre dèi indiani: Vada, Pitta e Kapha.


Pranoterapia

Particolare forma di terapia basata sul supposto trasferimento di prana (nelle antiche religioni indiane, energia vitale dell'universo), da un individuo sano ad uno malato.

La New-Age afferma che l'energia vitale dell'universo, o energia cosmica è Dio o gli spiriti (che i pranoterapeuti invocano durante il trasferimento di energia).

Il pranoterapeuta nel migliore dei casi è un ciarlatano, oppure è uno spiritista in diretto contatto con entità demoniache.


Sciamanesimo

Lo sciamanesimo si rifà alle "religioni della natura". Secondo questa visione del mondo "originaria", il mondo minerale, vegetale, animale ed umano, il mondo sottile degli spiriti e delle divinità esistono uno dentro l'altro e uno per l'altro. Lo "sciamano" è una persona che intraprende un viaggio nel mondo degli spiriti aiutato dall'ingestione di particolari sostanze psicotropiche, o da rituali pagani. Durante le sedute di guarigione, alla persona da guarire vengono date delle lettere e dei suoni, delle immagini o delle erbe, scelte a seconda dei sintomi o dei problemi dichiarati, o percepiti da colui che opera il rituale di guarigione. Più la persona si sente vicina alle forze spirituali, e più cresce la fiducia, l'ottimismo, la volontà di stare bene.

Si tratta di vere e proprie sedute spiritiche.


Biodanza

Il sistema Biodanza è nato in Cile negli anni 60 ad opera dello psicologo ed antropologo Rolando Toro, tuttora vivente.

Il sistema Biodanza, nelle parole del suo fondatore, è: "Un sistema di integrazione e di sviluppo umano che si basa su vivencias indotte attraverso la musica, il movimento e gli esercizi di comunicazione all'interno di un gruppo". Tutte le attività e gli esercizi si svolgono in gruppo e sono finalizzati a stimolare le potenzialità individuali nell'ambito dell'affettività, della vitalità, della sessualità, della creatività e della trascendenza. Tutto ciò porta a facilitare la comunicazione con le altre persone, elevando la qualità affettiva dell'esistenza.

Il prefisso Bio esprime l'idea che al centro dell'universo non vi sia l'uomo ma la vita. Infatti esistono, per il sistema Biodanza due tipi di percezione: quella biocentrica e quella antropocentrica. È proposta ai bambini e agli adolescenti nelle scuole, agli adulti e alle donne in gravidanza ed anche per riabilitare gli anziani e i malati sia fisici che mentali.

Colpisce per il suo carattere innocuo in apparenza, ma potrebbe essere una disciplina-paravento in quanto coloro che la praticano si dedicano anche ad altre discipline come il training autogeno e persino lo sciamanesimo.


Shiatsu

Con il termine shiatsu (in giapponese shi = dita, atsu = pressione) si indica una forma di terapia manuale che fu creata da T. Namikoshi circa un secolo fa: si pratica la tecnica del massaggio tradizionale giapponese, abbinandole a tecniche di terapia manuale occidentali come le mobilizzazioni articolari, lo stretching, ecc. La maggior parte dei punti in cui si agisce con il massaggio corrisponde ai meridiani dell'agopuntura cinese. Lo scopo del trattamento shiatsu è quello di "liberare" i meridiani, cioè i canali dove scorrerebbe l'energia vitale e permettere un migliore scorrimento della stessa.

La malattia, infatti, nello shiatsu è vista come uno squilibrio energetico, dovuto ad una "occlusione" del meridiano di scorrimento, con conseguente danno agli organi.

Lo shiatsu ha diverse vie, tra cui lo Zen Shiatsu e lo Iokai Shiatsu.

Nei termini dell'approccio della medicina orientale, bisogna tenere conto che lo shiatsu non riguarda solo i sintomi e il trattamento, ma include l'aspetto spirituale, ossia considera che la malattia deriva dall'attitudine interiore profonda dell'individuo, e la vita profonda corrisponde allo spirito.

Per questo un terapista shiatsu ha affermato che: "la relazione clinica difficilmente potrà esprimere fino in fondo l'atmosfera di solidarietà, di intimità, di reciproca conoscenza e di consapevolezza che si sviluppa tra terapista e paziente e che rende spesso magica l'esperienza dello shiatsu per entrambi."


http://camcris.altervista.org/olistica.html

LE PRATICHE OCCULTE

CAMMINO CRISTIANO

Le pratiche occulte
esaminate alla luce della Parola di Dio



"Guardate, io pongo oggi dinanzi a voi la benedizione e la maledizione: la benedizione, se ubbidite ai comandamenti dell'Eterno, del vostro Dio, i quali oggi vi do; la maledizione, se non ubbidite ai comandamenti dell'Eterno, dell'Iddio vostro, e se vi allontanate dalla via che oggi vi prescrivo, per andar dietro a dèi stranieri che voi non avete mai conosciuti.

Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, né chi usa incantesimi, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, perché chiunque fa queste cose è in abominio all'Eterno"

(Deut. 11:26-28, 18:10-12a).

Le pratiche occulte, riassunte nel breve elenco riportato sopra, sono un'abominazione per l'Iddio santo. Un'abominazione è qualcosa che Dio ritiene orribile e disgustoso. Egli detesta chiunque esercita queste pratiche, poiché tramite esse gli esseri umani fanno la volontà di Satana, e si incamminano verso la loro distruzione.

Osserviamole brevemente:

Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco...
Fa riferimento al sacrificio umano (Lev. 18:21, 2 Re 16:3, 17:17, 21:6, 23:10. 2 Cron. 33:6, Ger. 32:35). Nessuno è autorizzato a uccidere un altro essere umano. Allo stesso modo, un bambino non ancora uscito dal grembo materno è una creatura umana viva, che Dio ha formato e a cui Dio ha dato la vita.


Né chi esercita la divinazione, né chi predice il futuro, né chi dice la fortuna...
Fa riferimento alla pratica di cercare di scoprire il futuro e predire gli eventi mediante le pratiche esoteriche e il soprannaturale. È praticata da chiaroveggenti, cartomanti e persone che esercitano attività medianiche (2 Re 17:17, Ger. 27:8-9, Atti 16:16-24). Dio è il creatore e il sostentatore dell'universo, e a Lui soltanto dobbiamo rivolgerci, sapendo che conosce ogni cosa e ogni evento futuro.
Attenzione a: cartomanzia, chiaroveggenza, chi dice la buona fortuna, chi legge le linee della mano, le tavolette ouija, le sfere di cristallo, i tarocchi, la lettura dei fondi di tè, ecc.



Né astrologo...
L'astrologia (predire il futuro basandosi sulla posizione degli astri) è un'altra forma di divinazione. Significa sottomettersi alla volontà di entità spirituali per il proprio destino, anziché a Dio (Is. 47:12-15, Ger. 10:2, Dan. 1:20, 5:7,11,15). Dio ci guida, non la Sua creazione. Gli oroscopi possono apparire innocui ai più, ma sono una forma di schiavitù spirituale. Leggerli significa accettare e onorare le pratiche occulte che Dio ha chiaramente condannato. Essi sono scritti da persone che praticano l'astrologia.
Attenzione a: astrologia, oroscopo, calcolo dell'ascendente, compatibilità di coppia in base al segno zodiacale, numerologia, etc.


Né mago...
I maghi, ma anche gli stregoni, sono coloro che utilizzano la magia, i riti magici, gli incantesimi (2 Re 17:17, Ger. 27:9). Dio ha comandato di allontanarsi da qualunque cosa abbia a che fare con la magia, e da qualunque contatto con entità spirituali. Non importa se può apparire buona o è considerata tale, poiché essa ha comunque la sua origine in Satana. La magia è una cosa che Dio ha in abominio.
Attenzione a: maghi, libri di magia o sull'esoterismo, sul satanismo, riti occulti, invocazioni, magia bianca, rossa o nera, ecc.



Né chi usa incantesimi...
Cioè streghe e stregoni, che fanno uso di incantesimi, e che sono in contatto con entità e potenze spirituali. Costoro praticano diverse forme di magia (Es. 22:18, 2 Cron. 33:6, 1 Sam. 15:23, Gal. 5:19-21, Is. 19:3) e alcuni utilizzano simboli, talismani, amuleti.
Non esiste una stregoneria "bianca" nel senso di "buona", poiché lo stregone riceve, inconsapevolmente o consapevolmente, il suo potere da Satana e i demoni che lo servono. Satana, non dimentichiamolo, "si traveste da angelo di luce" (2 Cor. 11:14).
Gli incantesimi sono utilizzati anche da molti maghi, ad esempio per avere il controllo su altre persone, o per alterare la natura (2 Re 17:17, 21:6, 2 Cron. 33:6, Is. 19:3).
Attenzione a: culti pagani, incantesimi, cristalli, riti per "indirizzare i fluidi" e le energie dell'universo, riti propiziatori per ottenere benessere e ricchezze, visualizzazione, mantra, viaggio astrale, ecc.


Né chi consulta gli spiriti...
Chiedere, domandare, desiderare, invocare, contattare, cercare un'entità spirituale, oppure lo spirito di un defunto o un'entità angelica come gli angeli o i demoni (2 Re 21:6, 2 Cron. 33:6, Is. 19:3).
Attenzione a: channeling, tavolette ouija, spiritismo, "maestri illuminati", amici spirituali invisibili, culto degli angeli (gli angeli di Dio non si lasciano adorare né invocare, anzi il loro culto è vietato, cfr. Col. 2:18), scrittura automatica, sedute spiritiche, bicchierino, telepatia, yoga, reiki e altre pratiche derivanti dalle religioni orientali, radioestesia, meditazione, ipnosi, magnetismo, dinamismo dei gruppi, medicine alternative del New Age, ecc.


Né negromante...
Cioè una persona che ritiene di parlare, di comandare o di essere in contatto con i defunti (1 Sam. 1-25, Is. 8:19, 1 Cron. 10:13-14). Chi chiama i medium per parlare con i propri familiari defunti (o lo fa in prima persona), pensa che essi contattino i morti, ma in realtà essi sono un tramite tra i demoni e gli uomini. Gli spiriti maligni che essi contattano spesso inconsapevolmente, ingannano l'uomo presentandosi come i defunti con i quali si desidera parlare.
I morti non possono essere contattati dai vivi (le Scritture negano questa possibilità); si tratta di entità spirituali demoniache al servizio di Satana che si presentano come defunti.
Attenzione a: medium, spiritismo, magia, stregoneria, voodoo, ecc.

"Che chiede da te l'Eterno, il tuo Dio, se non che tu tema l'Eterno, il tuo Dio, che tu cammini in tutte le sue vie, che tu l'ami e serva all'Eterno, ch'è il tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua, che tu osservi per il tuo bene i comandamenti dell'Eterno e le sue leggi che oggi ti do?" (Deut. 10:12,13).


http://camcris.altervista.org/praticheocc.html

LO SPIRITISMO E LE SEDUTE SPIRITICHE

CAMMINO CRISTIANO


Lo spiritismo e le sedute spiritiche
riflessioni di autori vari, e una testimonianza


Ho sentito dire a delle persone che hanno potuto parlare con i loro morti, mediante la preghiera oppure partecipando a delle sedute spiritiche. Che c'è di vero in tutto ciò? Che dice la Bibbia a tale proposito?


Queste persone non hanno parlato con i loro cari morti, ma si sono illusi di avere parlato con essi. Hanno inconsapevolmente parlato con delle entità demoniache, le quali conoscono i particolari della vita delle persone morte evocate e sono quindi in grado di imitarle perfettamente. Il fine che si prefiggono questi spiriti è quello di sedurre i viventi e renderseli soggetti (ad esempio, un padre che crede di stare parlando col figlioletto morto, farà qualsiasi cosa questi gli dirà).

Proprio per questo motivo la Bibbia condanna qualsiasi forma di spiritismo - sia chi evoca gli spiriti dei defunti, che chi va a consultare gli spiriti. Dio ha detto: "Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, né incantatore, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né chi interroghi i morti, perché tutti quelli che fanno queste cose sono in abominio all'Eterno" (Deut. 18:10-12), ed anche: "Non vi rivolgete agli spiriti, né agli indovini; non li consultate, per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro" (Lev. 19:31).

Il re Saul fu fatto morire da Dio per aver consultato gli spiriti: "Così morì Saul, a causa dell'infedeltà che egli aveva commessa contro il Signore, per non aver osservato la parola del Signore, e anche perché aveva interrogato e consultato quelli che evocano gli spiriti, mentre non aveva consultato il Signore. E il Signore lo fece morire, e trasferì il regno a Davide, figlio d'Isai" (1 Cron. 10:13-14).

Termino con le parole del profeta Isaia: "Se vi si dice: «Consultate quelli che evocano gli spiriti e gli indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano», rispondete: «Un popolo non deve forse consultare il suo Dio? Si rivolgerà forse ai morti in favore dei vivi? Alla legge! Alla testimonianza!» Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora! Andrà errando per il paese, affranto, affamato; quando avrà fame, si irriterà, maledirà il suo re e il suo Dio; volgerà lo sguardo in alto, lo volgerà verso terra, ed ecco, non vedrà che difficoltà, tenebre, oscurità piena d'angoscia, e sarà sospinto in fitte tenebre" (Is. 8:19-22).



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LO SPIRITISMO

È possibile individuare due diversi ambiti dello spiritismo:

1. Il primo ambito è rappresentato dallo spiritismo classico che, attraverso la pratica della seduta spiritica, vuole comunicare con le anime dei defunti. La figura fondamentale è quella del "medium", che è appunto l’intermediario fra gli spiriti e i partecipanti. Fenomeni tipici dello spiritismo sono: registrazione di voci, intuizione di eventi futuri, visioni, scrittura automatica (fenomeno per il quale un soggetto sente la propria mano spinta a scrivere, come guidata da un’altra personalità), ectoplasmi, cioè forme corporee fluidiche in cui si materializzerebbero gli spiriti.

2. Esiste poi un secondo ambito detto "channeling", in cui si tende a ricevere informazioni da una entità superiore; questo richiede la presenza di un canale (channel) capace di ricevere le informazioni da tale entità. Seppure non esiste una chiara e netta distinzione fra il channeling e lo spiritismo classico, si può affermare che questa seconda forma di spiritismo si differenzia dalla prima perché le entità evocate non sono solo le anime dei defunti, ma anche extraterrestri, fate, gnomi, demòni, maestri spirituali o addirittura Gesù Cristo e Dio Padre. E’ chiaro che tale forma di spiritismo si ricollega ad un’idea panteistica e non a caso il channeling è molto praticato in ambienti New Age.
Le entità del channeling non trasmettono semplicemente notizie circa la loro condizione nell’aldilà, come generalmente avviene nell’ambito dello spiritismo classico, ma vengono rivelati veri e propri sistemi filosofici, spesso presentati come "nuovi vangeli". Fra questi The Aquarian Gospel of Jesus Christ (il Vangelo Acquariano di Gesù Cristo) e The Urantia Book, risalenti rispettivamente ai primi ed alla metà del ventesimo secolo, hanno esercitato una influenza decisiva sulla formazione dell’ideologia del New Age. E’ stato in seguito lo stesso New Age a creare "nuovi vangeli" di impostazione gnostica e panteistica.

Lo spiritismo insegna che possiamo comunicare con gli spiriti che si sono dipartiti e con altre entità spirituali. Altri insegnano che possiamo cercare uno spirito guida a cui affidare la nostra vita. Notiamo che:

1. Dio nella Bibbia proibisce espressamente di consultare gli spiriti, con e senza l'aiuto degli spiritisti; tale proibizione indica che vi è del male e del pericolo in questa pratica (Levitico 19:31; 20:6,7; Isaia 8:19). È inutile che gli spiritisti citino l'esempio di Saul, perché quell'infelice morì per aver consultato un'evocatrice (I Cronache 10:13).

2. I morti sono sotto il controllo di Dio, che è Signore della vita e della morte, e non possono quindi essere soggetti ai medium. Si veda ad esempio Apocalisse 1:18; Romani 14:9. Gli spiritisti citano il caso della pitonessa e Samuele, e l'apparizione di Mosè ed Elia sul Monte della Trasfigurazione. Anche se Samuele apparve realmente a Saul, ciò avvenne per il permesso divino; lo stesso si può dire di Mosè ed Elia. Il racconto del ricco e di Lazzaro prova che non è consentito, a coloro che si sono dipartiti da questa terra, comunicare con i viventi (Luca 16).

3. Nonostante sia stato provato che spesso il fenomeno dello spiritismo è inganno, vi è qualche realtà in esso. I defunti sono sottoposti al controllo di Dio e non possono comunicare con i viventi, ma le manifestazioni spiritiche e i loro messaggi provengono da spiriti seduttori e mendaci (I Re 22:22; I Timoteo 4:1).

Molti di coloro che abbracciano lo spiritismo o consultano i medium, sono spesso persone che hanno rigettato la fede in Gesù e che non hanno mai fatto un incontro personale con Lui. Quelli che Lo hanno conosciuto e credono nelle Scritture ricevono aiuto, pace, e luce sufficiente sulle cose che concernono sia questo mondo che il mondo che sta al di là della tomba.



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TESTIMONIANZA
tratta dal sito Ho Trovato

Tony si era dato alle sedute spiritiche pensando di poter parlare con sua madre che era morta, ma esse furono la sua rovina, ma nella distretta invocò il Signore che gli rispose salvandolo.

Vorrei farvi partecipi dell'opera meravigliosa che Dio può compiere nella vita dell'uomo e come può trasformare il buio che è dentro di noi in una meravigliosa luce.
Nell'età adolescenziale ho perso mia madre a causa di un male incurabile e quella che fino ad allora era stata la mia sicurezza, venne meno. Avevo perso tutto quello che era più importante per la mia vita; l'affetto e la presenza di mia madre. Caddi in uno stato di frustrazione profonda che mi portò alla depressione, rendendo instabile il mio equilibrio e il mio stato nervoso già compromesso dalla malattia di mia madre.
Per tutto ciò me la presi con Dio, considerandolo l'autore di tutto quello che era accaduto. Trascorse qualche anno e il mio stato psichico continuava ad essere intollerabile. Il mio unico pensiero era mia madre e per questo, non so se per gioco o per l'inconscio pensiero di poter comunicare con lei, volli partecipare a delle sedute spiritiche, le quali mi davano l'illusione di poter parlare con i morti, ma che invece rovinavano ancora di più il mio equilibrio nervoso, dandomi paura e insicurezza, dovendo dipendere da loro per ogni scelta di vita.
Le arti magiche, lentamente, prendevano possesso nella mia vita. Le sedute spiritiche diventavano sempre più “movimentate” perché gli oggetti si spostavano, gli spiriti parlavano, le croci s'incenerivano, ed io lentamente scivolavo nel mondo del preternaturale. Non so se sono mai stato un vero medium, ma sicuramente gli spiriti simpatizzavano per me perché le esperienze che facevo erano reali. Tutto questo però, non dava pace alla mia vita, anzi, lentamente mi stavano portando alla pazzia e all'autodistruzione.
In quel periodo nella città dove vivevo, fu installata una grande tenda missionaria dove ogni sera delle persone, in prevalenza giovani, si riunivano, cantavano e parlavano di Dio. Fui attratto più dalla musica che dal messaggio che essi portavano. Partecipai per molte sere a questi incontri sempre con distacco e solo per il piacere di ascoltare la musica ed una di quelle sere si avvicinarono a me dei giovani di questo gruppo dicendomi che Gesù mi amava. A quest'affermazione risi loro in faccia rispondendo che se tutto ciò era vero, Dio non avrebbe permesso la morte di mia madre. Poi aggiunsi che io ero già in contatto con Dio, tramite le sedute spiritiche che praticavo. La loro risposta fu di smettere di praticare quelle cose, perché erano vietate da Dio nella Bibbia. Con molto distacco li lasciai alle loro convinzioni e mi congedai da loro in maniera molto brusca ma nella mia mente le parole di quei giovani riecheggiavano. Lessi nella Bibbia il passo in Deuteronomio 18:11,12, del divieto che Dio dava al Suo popolo per quelle pratiche e decisi di smettere con l'occultismo, ma tutto ciò non bastò a ridare equilibrio alla mia vita, infatti, quelle esperienze avevano scosso di più il mio stato nervoso. Continuai a vivere nella paura, nell'angoscia e nella superstizione in cui mi ero addentrato, tanto da non compiere nessuna mia azione senza aver prima consultato l'oroscopo o il mio spirito guida.
Gli anni passarono ed io continuai a vivere la mia vita distaccandomi anche da ogni pratica religiosa, dibattendomi in condizioni di salute mentale molto precarie: avevo perso concentrazione, vivevo nell'ansia e nello sconforto ed ogni cosa che intraprendevo mi era difficile ed impraticabile. Per questo fui costretto a consultare dei medici specialisti in Psichiatria che mi diagnosticarono un forte esaurimento nervoso con turbe psichiche.
Cominciai ad assumere psicofarmaci ed ansiolitici per svolgere le mie attività quotidiane. In quel periodo le cose sembravano andare meglio. Conobbi un brava ragazza e mi convinsi che da allora in poi tutto sarebbe andato meglio, ma non fu così, infatti, il mio miglioramento psichico era dovuto esclusivamente ai farmaci che assumevo in maniera massiccia e ogni volta che sembrava che tutto dovesse tornare alla normalità sprofondavo in una crisi depressiva. Cercai allora di ristabilire il mio equilibrio psichico con i divertimenti: ero certo che prendendo tutto ciò che la vita mi offriva, sarei stato felice. Cominciai ad uscire con gli amici, passavo le serate nelle discoteche, fumando, bevendo e divertendomi. Ma l'allegria terminava la notte, quando rientravo a casa e mi trovavo solo in una condizione d'alienazione più totale, chiedendomi chi fossi, cosa vivevo a fare e perché provavo tanto dolore nel mio cuore.
Il giorno dopo tutto ricominciava e la mia vita continuava solo per inerzia. Con il trascorrere del tempo le cose peggioravano sempre di più. Rimasi senza lavoro, senza stimoli, poggiando la mia vita e sfogando le mie frustrazioni sulla mia fidanzata che amandomi, sopportava tutto con estrema pazienza. Un giorno però anche lei stanca d'ogni sopruso e al massimo della sopportazione decise di lasciarmi e la mia condizione peggiorò perché la cosa più importante della mia vita era lei. Per ben due volte decisi di farla finita, ma tutti i miei tentativi di suicidio svanivano, perché ero cosciente che non era la soluzione migliore. La mia fidanzata comprese ancora una volta il mio tormento e tornammo insieme ad una condizione: che veramente tutto sarebbe cambiato.
Ormai stanchi di quella vita, decidemmo di lasciare gli amici, i divertimenti che davano solo una momentanea soluzione al nostro problema e cercammo di rimanere soli per salvare il nostro rapporto. In quel periodo mi ricordai di quei giovani che anni prima mi avevano parlato di un Gesù che avrebbe potuto dare un significato alla mia vita e cominciai a leggere la Bibbia.
Una sera decisi con la mia fidanzata di entrare in una chiesa evangelica dove conoscevo alcune persone. Alla fine del culto, fui avvicinato da alcuni di loro: nei loro occhi vidi una luce particolare e nei loro volti vi era una profonda gioia.
Esposi i miei problemi, parlai della mia condizione interiore, delle mie sofferenze, della mia fragile situazione neurologica. La loro risposta mi sorprese: “Noi non possiamo risolvere i tuoi problemi e neanche la Chiesa Evangelica può farlo, ma il Signore è il Dio dei miracoli”.
Mi lessero un passo dal vangelo di Matteo: “Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia e tutte le altre cose vi saranno sopraggiunte”. La mia delusione fu totale: loro non potevano aiutarmi, come io speravo. Anche quell'esperienza sembrava essere fallita, ma, prima che andassi via, chiesero se volevamo che pregassero per noi. Acconsentimmo e in quei momenti scoprivamo che le persone che pregavano per noi, lo stavano facendo con la convinzione che qualcuno da lassù li stesse ascoltando. Ci salutammo e io andai via convinto che anche quell'esperienza si era rivelata inutile ma qualcosa accadde nella mia vita. Quando tornai a casa mi rivolsi a Dio con una preghiera spontanea, chiedendogli di ricevere anch'io la luce che avevano quelle persone nei loro occhi. In un momento sentii una pace che invadeva la mia vita e mi sentii un peccatore davanti a Dio; chiesi a Lui perdono di tutti i miei peccati e andai a dormire senza assumere gli psicofarmaci che fino a quel momento ero costretto a prendere. Dio mi aveva ascoltato.
Da quel momento in poi l'ansia, la paura, la superstizione andarono via dalla mia vita: ero guarito ma, cosa più importante, ero “nato di nuovo” in Cristo Gesù.
Il buio che era in me è divenuto luce per la grazia di Dio. Anche la mia fidanzata fece la sua esperienza di nuova nascita e oggi a distanza di dodici anni, possiamo affermare che Dio è fedele. Lui ci porta avanti, inondandoci di luce e di speranza.
Il mio invito è quello che se tu ti trovi in una condizione di buio interiore come mi trovavo io e credi che non c'è nessuno che ti ascolti, voglio assicurarti che Dio è lontano da te solo lo spazio di una preghiera.


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La testimonianza di Donalyn Vaughn, ex wiccan

CAMMINO CRISTIANO

La testimonianza di Donalyn Vaughn, ex wiccan




(Nota: rivolgo la testimonianza di Donalyn particolarmente ai genitori credenti, affinché badino all'educazione spirituale e alle cose che accompagnano la crescita dei loro figli, che sono preziosi per il Signore.)


Il percorso che mi ha portata al coinvolgimento nel paganesimo è fin troppo comune, temo.

Sono cresciuta in una famiglia religiosa. Con questo, intendo dire che frequentavamo la chiesa ma non vivevamo in maniera differente da quelli che non ci andavano. Ero molto attiva nel gruppo dei giovani, e cantavo nel coro della chiesa. Ma a casa le cose andavano diversamente.

Ero da sempre stata attratta dalla magia. Cominciai in modo abbastanza innocente leggendo l'oroscopo (lo faceva anche mia madre, e non ci vedevo niente di sbagliato). I miei film e trasmissioni preferite da bambina erano stati quelli sulle streghe, sulla magia e sul fantasy, e ora stavo vivendo la mia fantasia.
Proprio come milioni di persone possono bere una birra senza mai finire alcolizzati, allo stesso modo milioni di persone possono guardare una trasmissione come Bewitched o Sabrina la strega, e non esserne avvinti. Ma altre persone hanno una debolezza in quest'area che li rende vulnerabili. Io ero una di quelle persone.
Da piccola avevo avuto diverse esperienze che mi avevano resa vulnerabile. Tutte le piccole aperture all'occulto nella mia infanzia (i film, i programmi TV, i giochi) avevano aperto una porta, che mi allontanò da Dio. Un film che ricordo perché mi influenzò particolarmente trattava di una strega malvagia che veniva contrastata da una strega buona. Allora non sapevo che quel film era in gran parte incentrato sulla stregoneria Wicca, e fu esso a produrre in me la prima attrazione verso l'occulto.

Quando iniziai a frequentare il college, presi ad interessarmi alle carte natali e a farle anche per i miei amici, e approfondii sempre di più il misticismo orientale. Dopo un paio d'anni lontana da scuola, ero così depressa e rovinata, che credevo di non poter sopravvivere un altro anno. Una mattina mi alzai e mi resi conto che dovevo andar via. Così, lasciai il college e tornai a casa; volevo rimettermi in sesto, e ripresi a frequentare una chiesa.

Tutto andava bene, fino al giorno in cui conobbi un ragazzo. Ero così innamorata di lui che cominciai a frequentare la chiesa presbiteriana [negli USA, ndt] dove andava lui. Lì, il predicatore - che tra le altre cose assurde diceva che i primi cinque libri della Bibbia sono falsi - parlava di Dio al femminile. Questo mi introdusse al concetto di una divinità femminile.

Il mio ragazzo amava l'occultismo, ma dato che ricopriva un ruolo di rilievo in quella cosiddetta chiesa credetti che doveva essere una cosa lecita.
Leggeva moltissimi libri sulla Wicca, ne era profondamente affascinato (infatti, quando ci lasciammo fu perché si era interessato a una ragazza wiccan). Mi fece leggere un libro di Margot Adler. Non avevo ancora abbracciato il culto della dea, la Wicca, ma intanto mi stavo addentrando sempre più nell'occulto: tarocchi, tavolette ouija, magia (magick) e magia dei colori (Buckland), proiezione astrale...
Quando smettemmo di frequentarci, conobbi un ragazzo che era uno sciamano e che mi introdusse all'ambientalismo.

Quando mi sposai, mi definivo ancora con convinzione una persona cristiana. Mio marito era agnostico, ma dato che io ero cresciuta con l'idea che la domenica si va in chiesa, lo convinsi a frequentarne una unitariana. Gli piacque, e presto cominciai a frequentarla anch'io.
Un giorno lessi nel bollettino di quella stessa chiesa che si era formato un gruppo di unitariani pagani, e che avrebbero tenuto un rituale. Parlai con mio marito: lui non era interessato, ma io volevo andarci a tutti i costi. Mi godetti quel rituale: adoravo quell'idea di avere il controllo completo.
Presi a seguire la spiritualità dei nativi del Nord America - madre terra, padre cielo... i "grandi spiriti". Non ero ancora molto avvezza ad invocare dèi e dee, ma mi trovai a scegliere un pantheon, mi unii a un gruppo pagano... il tempo passava, e dopo circa sei mesi praticavo appieno il culto della dea.

È così che succede. Prima inizi con qualche idea new age (nel mio caso, la reincarnazione), poi ti rivolgi all'occultismo, gli oroscopi, i tarocchi, la lettura psichica, ecc. Poi inizi a credere che un Dio d'amore non potrebbe mai mandare nessuno all'inferno, dev'essere un'invenzione umana, e quindi tutte le strade devono portare a Dio... Lo vedo ogni giorno. Gente che dice di essere cristiana, ma accetta qualche idea new age, poi buttano via la Bibbia, negano la divinità di Gesù, ed è fatta.

Il solo paragone con cui riesco a descrivere il mio viaggio nell'occultismo è quello di una forte droga. Credo che alcune persone abbiano una predisposizione a cadere nell'occultismo. Il fattore maggiore, comunque, restava il mio intenso desiderio di avere una relazione diretta con Dio. Vedevo il Paganesimo come qualcosa di sperimentabile e profondamente personale, mentre reputavo il Cristianesimo come qualcosa di impersonale e lontano.

Dicevo, avevo iniziato a praticare la Wicca. Mi ero data un nuovo nome, Brigida, e fui particolarmente attiva nelle comunità pagane online. Studiavo la Wicca come se fosse l'unica cosa esistente al mondo. Lasciai definitivamente la chiesa e per 3 anni fui attiva nel CUUPS, e divenni leader del nostro circolo. Insegnavo paganesimo, astrologia, lettura dei tarocchi, ecc.
Verso gli inizi del 1997, però, cominciai a notare mancanza di spiritualità nel gruppo. Me ne stancai, e dicisi di formare un coven di streghe eclettiche. Il nostro primo rituale si tenne all'Equinozio di primavera. Poi tenemmo un rituale di mezz'estate. Stavo preparando il nostro rituale Lughnassadh per agosto quando il Signore mi condusse a Sé.

Era l'estate del 1997. Ero in auto, e stavo guidando verso casa dopo aver iscritto mia figlia all'asilo, quando nel passare in auto davanti a una chiesa udii una voce che diceva: "Sono qui!". La cosa si ripetè più volte, e senza che me ne accorgessi mi trovai parcheggiata accanto a una chiesa. Non capivo cos'era accaduto: insomma, ero io che guidavo, ma come se non ero io quella che controllava le mie azioni.
Quando due ore dopo arrivai a casa, ero tutta tremante, e piansi. Sentivo che Dio mi chiamava a Sé. Inizialmente, pensai che avrei potuto riprendere a frequentare la chiesa, continuando a praticare il culto della dea all'interno della chiesa stessa. Beh, mi sbagliavo. Visitai una chiesa cristiana, e mi sentii come a casa. Sentivo una pace che sorpassava ogni altra gioia che avessi mai conosciuto. Nell'arco di un mese, fui cambiata da pagana qual ero a vera credente cristiana. Dio mi aveva richiamato a Sé, e questa volta mi impegnai solennemente a seguire Lui e la Sua Parola con la stessa intensità con cui mi ero data al paganesimo. Lo ringrazio, perché mi ha liberata portandomi a Lui, e per aver esaudito le preghiere dei miei amici che, durante tutti quegli anni, hanno pregato per me, mentre ero lontana da Dio.


Il mio cammino

Il mio cammino da quel giorno è la mia vera testimonianza. Ho imparato a VIVERE la mia fede. Oggi vivo per il Signore, e cresco giorno per giorno con Lui. Non è più la religione morta che ricordavo da bambina. Ho finalmente compreso che non avevo mai capito cosa significa essere veramente cristiani. Ero cresciuta in una casa in cui tutti andavano in chiesa, e questo era tutto. I miei genitori sono ancora così. Non hanno nessuna idea di cosa sia una relazione personale con Gesù.

Non sapevo che il VERO Cristianesimo è un'esperienza, e che i VERI cristiani hanno una relazione profondamente personale con Dio. Nella chiesa in cui ero cresciuta non si parlava mai di questo. O venivi battezzato e andavi in cielo, o non eri battezzato e andavi all'inferno - questo era tutto quello che conoscevo.

Quando Dio mi parlò in quel giorno nell'agosto del 1997, fu la prima volta in vita mia in cui Lo udii parlare a me. Fu la prima volta che capii realmente che non è Cristianesimo quando non c'è una relazione personale con Dio. Da quel giorno cominciai a cercare Lui anziché le tradizioni, le dottrine, ecc. Ho solo cercato Lui, e Lui si è rivelato a me facendomi sapere che ora ero Sua. Non sarei più tornata alla religione morta della mia infanzia. Volevo di più che rituali e tradizioni. Più che una chiacchierata in chiesa. Avevo un vuoto nel cuore che solo Gesù poteva riempire in ogni istante della mia vita.

Mi rattrista pensare a tutte le persone che conoscevo nella comunità pagana che, come me, sono cresciute in qualche chiesa morta, e hanno cercato qualcosa di meglio - una divinità con la quale avere una relazione duratura. Le chiese professanti hanno fallito miserabilmente, come i farisei del passato hanno fatto elevando le tradizioni umane al livello della rivelazione di Dio. Hanno nascosto Dio agli occhi della gente, e le persone che cercano una relazione profonda con Lui si pèrdono, perché pensano che Egli non possa essere trovato e raggiunto, ma che una relazione con una falsa dea sia possibile. Il paganesimo offre dèi e dee che vivono e comunicano con te (o almeno questo è l'inganno).

Ciò che queste persone non capiscono è che è proprio QUESTO che Dio ci offre. Quando accetti la Salvezza, Dio manda il Suo Spirito a vivere in te, e ti dona la gioia, la vita, la pace, e tutte le ricchezze della Sua gloria. Quando accetti di essere un Suo Figlio, Egli ti parla e ti guida per mano, se soltanto ti fermi e Lo ascolti. Ma in tante chiese si fa un gran parlare di religione che mancano di parlare A DIO, e di imparare CHI è Dio. Certo, conosco la storia di George Washington, ma non potrò mai conoscerlo. Allo stesso modo, col passare del tempo, conobbi tante cose SU DIO, ma non conoscevo LUI.

Ho provato tante volte a parlare a pagani che dicono di essere stati cristiani. Dicono di sapere tutto quel che c'è da sapere sul Cristianesimo e su Dio. Non ne dubito, ma essi non conoscono Lui; se Lo avessero conosciuto non Lo avrebbero mai lasciato. Ma se anche così tanti credenti formali non conoscono la differenza tra sapere di Dio e conoscere Dio, come possiamo aspettarci che quelli che sono sotto il controllo di Satana riescano a vedere e a conoscere la differenza?

Molte delle persone oggi attive nel paganesimo sono proprio persone cresciute in chiesa; la maggior parte di quelli che ho conosciuto venivano dalle principali tradizioni religiose "cristiane". Le persone che sono vulnerabili al paganesimo sono persone profondamente spirituali. Vogliono di più di quello che essi pensano che il Cristianesimo possa offrire. Essi disprezzano la religione, e vogliono un'esperienza con il divino, una relazione che va oltre le quattro mura di una chiesa storica. Satana ama mescolare le verità su Dio. In queste persone egli opera convincendole che ciò che cercano non può essere trovato in Gesù, ma che ciò che cercano è l'essenza della relazione con Dio. Proprio come ai tempi di Gesù, i religiosi hanno elevato le loro tradizioni e le loro cerimonie al punto che la cosa importante, il messaggio, si sta perdendo.

Una testimonianza che si limita all'esperienza della conversione non è una testimonianza completa. La mia stessa vita ora è la mia testimonianza. Molte sono le cose da fare, e il cammino da affrontare, ma ora vivo la mia vita ogni giorno per il Signore.


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LA STREGONERIIA WICCA


CAMMINO CRISTIANO

La stregoneria Wicca
origini della wicca e del neopaganesimo


La maggior parte degli aderenti alla Wicca (espressione anglo-sassone antica per "stregone", maschile di wicce, "strega") si definisce pagana, anche se non tutti i neo-pagani si considerano "streghe" o aderenti alla Wicca.
Il rapporto fra antiche spiritualità pagane e neo-stregoneria è in relazione con una controversia storiografica, la cosiddetta "eresia Murray", e con le origini stesse del movimento chiamato Wicca in Inghilterra. Una prima controversia ruota intorno alle tesi di Margaret Alice Murray (1863-1963), egittologa di professione e storica della stregoneria per passione, che pubblica a partire dal 1917 diversi scritti sulle streghe che culminano nel 1931 con Il dio delle streghe.
Influenzata dalle ricerche, a sua volta discusse, del folklorista americano Charles Godfrey Leland (1824-1903), condotte soprattutto in Italia, Margaret Murray sostiene che la stregoneria è la "vecchia religione" dell'Europa precristiana e di quella celtica, sopravvissuta in modo segreto. La stregoneria combattuta in epoca medievale era nella sostanza, secondo Margaret Murray, l'autentica "religione pagana", in una vasta area d'Europa, legata in buona parte ai Celti.

Convinti che la stregoneria del Medioevo non avesse in realtà niente a che fare con le religioni precristiane o celtiche, gli storici della stregoneria accademici reagiscono in modo violento al libro di Margaret Murray, e molti approfittano della controversia per concludere che la stregoneria non è mai esistita se non nell'immaginario degli inquisitori, che avevano inventato le streghe e creato il relativo panico morale.
A partire dagli anni 1970, peraltro, la tendenza dominante nella storiografia accademica cambia. Storici come Carlo Ginzburg, a partire da esempi specifici, suggeriscono una via media che non accetta né la tesi di Margaret Murray né la contro-tesi secondo cui la stregoneria sarebbe una mera fantasia. Ginzburg e altri sostengono che la stregoneria non è un'invenzione medievale: elementi che derivavano da una cultura folklorica - in parte antichi, in parte maggiore più recenti - avevano un'esistenza autonoma, che sarebbe continuata anche senza i processi degli inquisitori. È più saggio concludere, secondo questi storici, che il nucleo autentico della stregoneria medioevale e protomoderna comprende esperienze estatiche popolari, che rimangono tuttavia molto diverse da quelle di ogni religione precristiana.

Negli anni 1990 altri storici, soprattutto inglesi (Lyndal Roper, Robin Briggs, James Sharpe, Diane Purkiss, Stuart Clark), adottano una posizione ulteriormente diversa, e alcuni sostengono che i processi per stregoneria - peraltro minori per numero di quanto storici precedenti avessero creduto - nascono "dal basso", dalle accuse e dalla diffidenza popolari verso figure (prevalentemente femminili, ma anche maschili) marginali e sospette. Queste figure marginali potevano avere diverse forme di comportamento considerato antisociale, ma non praticavano nessun tipo - neppure, salvo in casi rari e locali, folklorico - di religiosità alternativa o precristiana.

I creatori della Wicca utilizzano, sostanzialmente, l’"eresia Murray". Se infatti la religione pagana aveva avuto una continuazione segreta nella stregoneria, non era incredibile che - sempre in segreto - fosse continuata fino ai giorni nostri e se ne potessero trovare ancora oggi eredi autentici. Il fondatore della Wicca - non da tutta la Wicca attuale riconosciuto come tale - è Gerald Brosseau Gardner (1884-1964). Nasce a Great Crosby, nel Lancashire inglese, il 13 giugno 1884 da una famiglia benestante. Non prosegue gli studi universitari ma, affascinato dall'Oriente, va a lavorare per il Servizio civile britannico in Malesia. Nel 1936 va in pensione, e si ritira nella zona della New Forest, nell'Inghilterra del Sud. Già in Oriente si era interessato alle tradizioni magiche locali e aveva aderito alla Società Teosofica. In Inghilterra è così naturalmente accolto da ambienti teosofici e fa parte di una "Fraternità Rosacrociana" della New Forest i cui membri sono quasi tutti teosofi.

Più tardi, Gardner darà importanza alla sua asserita frequentazione di un personaggio noto nella New Forest, Dorothy Clutterbuck Fordham (1880-1951), sostenendo di avere ricevuto da questa "vecchia Dorothy" una tradizione ereditaria di stregoneria continuata nella zona per secoli all'interno di alcune famiglie. In un'opera pubblicata nel 1999, lo storico Ronald Hutton - che ha potuto avere accesso alle carte personali e ai diari di Dorothy Clutterbuck - ha stabilito in via definitiva che la dama della New Forest, pilastro del Partito Conservatore e della Chiesa anglicana locale, non aveva alcun interesse di tipo esoterico né teosofico. Gardner, che probabilmente l'aveva conosciuta, ha voluto - dando il nome di una personalità socialmente nota (e defunta) - creare una falsa pista per nascondere le origini reali del suo rituale. Diverse persone hanno ritenuto che il vero "iniziatore" di Gardner sia stato il celebre occultista inglese Aleister Crowley (1875-1947), e lo hanno sospettato di avere scritto per Gardner i primi rituali della Wicca.

Gardner e alcuni amici elaborano negli anni 1940 - sulla scorta delle idee di Margaret Murray e di una varietà di altre fonti - un rituale che si ispira alla stregoneria, e cominciano a praticarlo con persone che fanno parte della loro cerchia teosofica nella New Forest. Fino al 1951 la stregoneria è illegale in Inghilterra. Gardner pubblica per la prima volta riferimenti a un'organizzazione di neo-stregoneria sotto forma di romanzo nel 1949, con il titolo High Magic's Aid. Dopo il 1951, Gardner può pubblicare due opere teoriche: Witchcraft Today nel 1954, e The Meaning of Witchcraft nel 1959.

In queste opere - così come in molte conversazioni e interviste - Gardner, dalla fine degli anni 1940 fino alla sua morte nel 1964, insiste nel sostenere di non avere inventato la Wicca ma di essere entrato in contatto con un gruppo della New Forest che risale al Medioevo e che si trasmette una tradizione di padre in figlio (e di madre in figlia). Qualche volta, Gardner fa riferimento alla "vecchia Dorothy" come se si trattasse di una strega contadina; in realtà Dorothy Clutterbuck Fordham era in effetti chiamata la "vecchia Dorothy", ma si trattava di una dama anglicana colta e ricchissima, che - come abbiamo visto - sembra non avere avuto nulla a che fare con la stregoneria.

Sull'attendibilità del resoconto di Gardner esistono diverse opinioni. Margot Adler e Aidan A. Kelly tendono a sostenere che la storia di Gardner sia totalmente fantastica. Kelly, in particolare, ha lavorato sui documenti personali di Gardner, ceduti a un Museo della stregoneria nell'Isola di Man e successivamente da questo alla società Ripley's International, che gestisce a fini di lucro i diversi musei di curiosità "Ripley's Believe It or Not" nel mondo. Alla domanda se nelle prime versioni, del 1949 e del 1953, dei taccuini magici e del "Libro delle Ombre" (Book of Shadows) di Gardner ci fossero elementi che non provenissero da fonti note nel mondo dei movimenti esoterici degli anni 1940, Kelly risponde negativamente. Tutto può essere fatto risalire a rituali e opere di Aleister Crowley, della Golden Dawn, della Società Teosofica e della massoneria, con derivazioni occasionali da classici della letteratura inglese e dalle opere di Leland e della Murray. L'unica aggiunta riguarda lo scourging, una blanda flagellazione rituale, che Kelly attribuisce più alle preferenze sessuali di Gardner che a una presunta tradizione antica. Ronald Hutton accetta sostanzialmente la tesi di Kelly, con l'unica differenza che attribuisce la scelta dello scourging all'opportunità di trovare un metodo facile per provocare stati alterati di coscienza.

Dal canto suo, Doreen Valiente (1922-1999), allieva preferita di Gardner fino alla rottura avvenuta nel 1957, considerata da molti la madre della Wicca contemporanea, ha maturato su questa controversia diverse posizioni nel corso di una lunga carriera nella neo-stregoneria. Nei suoi ultimi scritti, Doreen Valiente riferisce che Gardner ammetteva di avere copiato parti del rituale da Crowley e da Leland, e conferma quanto sostenuto da Kelly a proposito di importanti revisioni al "Libro delle Ombre" operate dalla stessa Valiente fra il 1953 e il 1957 per eliminare una serie di riferimenti massonici e crowleyani. In polemica con Kelly, Doreen Valiente sostiene però che Gardner - avendo ammesso una serie di episodi poco onorevoli a proposito del suo uso di "prestiti" letterari - non aveva alcuna ragione di mentire quando continuava a sostenere di essere veramente entrato in contatto con una congrega di stregoneria della New Forest di origini celtiche. Allo stesso Crowley, del resto, sono stati attribuiti contatti con una tradizione di stregoneria ereditaria che risalirebbe a George Pickingill (1816-1909). La tesi, proposta da Bill Liddell nel 1974 e ripetuta da molti altri autori, è stata smontata da Hutton e da altri: Crowley non si è mai interessato alla stregoneria moderna o antica (se non per criticarla come magia di tipo "inferiore"); non esistono prove documentali né di contatti fra Crowley e Pickingill, né fra quest'ultimo (un contadino dell'Essex, che operava come mago folklorico di paese) e ambienti magici "colti". Né si deve dimenticare che l'eventuale contatto - non provato - di Gardner, direttamente o tramite Crowley, con una tradizione di stregoneria più antica non riporterebbe comunque all'epoca precristiana, a meno di prendere letteralmente per buone le tesi della Murray, cosa che anche i suoi critici più benevoli non sono oggi disposti a fare.

Sarebbe però sbagliato credere che la Wicca contemporanea sia prigioniera del dibattito sulle sue origini. Come scrive Margot Adler, "molti di coloro che partecipano al revival neo-stregonico accettano la Vecchia Religione Universale più come una metafora che come una realtà letterale"; per altri, "la questione delle origini non è importante". Un esponente della Wicca gardneriana, Ed Fitch, dichiara: "Oggi, naturalmente, abbiamo tutti capito che non è importante se la tua tradizione è antica di quarantamila anni o se è stata creata la settimana scorsa" (Drawing Down the Moon, Beacon Press, p. 87).

Il mondo della Wicca (e della neo-stregoneria in genere, dal momento che - specie al di fuori del mondo di lingua inglese - non tutti accettano l'etichetta Wicca) è una costellazione instabile di gruppi in genere piccoli che si formano, si dividono, si ritrovano in festival annuali, leggono gli stessi giornali e frequentano le stesse librerie. Non vi è dubbio, tuttavia, che si tratti - almeno nella maggioranza dei casi - di veri e propri movimenti, e non soltanto di un ambiente: spesso sono assunti nomi come "federazione" o perfino "chiesa", che indicano chiaramente il proposito di organizzarsi. Dal punto di vista dottrinale, la sottolineatura del valore del politeismo e di un certo (neo-)celtismo "religioso" come fermento di libertà e di rifiuto delle gerarchie si ricollega al carattere effimero della maggioranza dei gruppi della Wicca. È altrettanto vero che le "streghe" e gli "stregoni" si sentono, in genere, parte dello stesso movimento, nonostante le loro divergenze.

In questo senso, è forse meno essenziale di quanto molti credono la distinzione fra vari filoni: gardneriani ortodossi, gruppi "ereditari" (i cui iniziatori mettono in dubbio il resoconto di Gardner ma affermano di avere trovato autentiche tradizioni stregoniche nella propria famiglia), "alexandriani" - che derivano dal colorito Alex Sanders (pseudonimo di Orrell Alexander Carter, 1926-1988), il quale rivendicava a sua volta una tradizione familiare che gli sarebbe stata trasmessa dalla nonna -, "dianici" (di impronta femminista, diffusi soprattutto negli Stati Uniti intorno a figure come Miriam Simos, "Starhawk", e Zsuzsanna Szilágy, "Z Budapest", "eclettici". Si tratta di un movimento che ha compiuto negli ultimi anni un notevole sforzo di pubbliche relazioni per migliorare la propria immagine e distinguersi dal satanismo e dalla magia sessuale di tipo crowleyano. Mentre alcuni gruppi hanno proposto di evitare i termini "streghe" e "stregoneria" (preferendo parlare in modo meno provocatorio di "paganesimo"), la maggioranza non ha intenzione di cambiare nome. Nel mondo, diverse decine di migliaia di persone sono coinvolte in questo movimento. I paesi dove la Wicca è più forte - gli Stati Uniti e l'Inghilterra - cercano di superare una fase iniziale in cui il movimento si è definito soprattutto per il suo essere "contro" il cristianesimo, ponendosi in modo più propositivo e avviando perfino caute esperienze di dialogo con le altre religioni. Si calcola che nell'area anglosassone partecipino al movimento circa centocinquantamila persone, meno di un terzo delle quali hanno ricevuto una formale iniziazione in una congrega o coven. Molto minore è la presenza - nell'ordine delle poche migliaia, se non delle centinaia di persone in ciascun paese - nell'Europa continentale e in America Latina.

La Wicca non ha un'organizzazione internazionale unitaria, né - a stretto rigore - organizzazioni nazionali. La corrente principale (quella che si riconosce nella stessa parola Wicca) accetta il principio del Rede ("se non danneggia nessuno, fai ciò che vuoi", una "legge" che secondo Hutton, sarebbe stata creata da Gardner sulla base della "Legge di Thelema" di Crowley, con l'importante correttivo dell'invito a non danneggiare nessuno), e la "Legge del tre" secondo cui sia il bene sia il male fatto ad altri ritornano "tre volte ricambiati". Non vi è neppure una dottrina unitaria, e il riferimento al politeismo è interpretato in modi molto diversi (così come diverso è il tipo di "esistenza" attribuito alle divinità). I rituali presentano importanti variazioni da gruppo a gruppo, anche se riferimenti all'originario Libro delle ombre di Gardner pervadono quasi tutto il movimento. Negli ultimi anni, aumentando la difficoltà di fondare o di aderire a un coven (organizzazione per sua natura piccola e chiusa), vi è stata una vera e propria esplosione dei "praticanti individuali", che si "auto-iniziano" tramite libri o siti internet e non aderiscono a gruppi organizzati. Anche costoro fanno parte di un movimento che travolge le tradizionali distinzioni fra magia e religione: la Wicca propone una magia che diventa, per il praticante, una religione, a proposito della quale la categoria di "religione della natura" è quella che incontra il consenso maggiore fra gli studiosi recenti.

Anche in Italia esistono sia un certo numero di gruppi o "congreghe", sia praticanti individuali che accettano i principi generali così come sono stati elaborati in Inghilterra e negli Stati Uniti, sia - ancora - altri i quali pensano che la struttura e le regole della Wicca siano tipicamente anglosassoni e non si applichino necessariamente alla tradizione della stregoneria italiana. Vi sono persone in Italia che si definiscono "streghe" ma che non si considerano parte della Wicca, preferendo attingere ai vari patrimoni regionali italiani. Il movimento rimane essenzialmente fluido e poco organizzato, anche se ha trovato in Internet uno strumento di coordinamento particolarmente adatto ai suoi scopi.

(Credits - Autori del brano: Introvigne e Zoccatelli)

http://camcris.altervista.org/wicca.html

sabato 18 aprile 2009

INCHIESTA: SATANA IN ITALIA



Inchiesta: Satana in Italia


Anno I articolo n.918


PARLANO GLI ESORCISTI: PRIMA PARTE

Milano 15 Aprile 2009 - Sono rimasti in cinque nella diocesi di Milano, la più grande del mondo per numero di parrocchie. Pronti in caso di emergenza. Quando il diavolo si scatena e decide di tormentare fisicamente qualcuno. Sono gli esorcisti. Sacerdoti pronti a tutto e a non lasciarsi intimidire dal demonio che ha preso possesso di un corpo umano.


Sono mezzo milione, secondo l' Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici, le persone che ogni anno si rivolgono all' esorcista. Il 65% sono donne di livello culturale medio-basso del Centro-Sud.
Il primo esorcista della storia’ Gesù Cristo, il quale ha dato il potere agli apostoli di liberare dal diavolo e ha operato lui stesso sette esorcismi, narrati nei quattro Vangeli. Nel battesimo vi è già un esorcismo ordinario e il padrino o la madrina rinunciano tre volte a Satana per conto del battezzato.

Vi è un decalogo anche per gli esorcisti. Sono tenuti al segreto "professionale": la presenza dei mass media e' vietata, come pure la spettacolarizzazione dell' evento. * 1. L' esorcista deve innanzitutto valutare attentamente se la persona che ha davanti e' veramente "posseduta" o ha invece problemi psicologici * 2. Deve distinguere l' intervento diabolico da quella "credulità' popolare" di chi si sente vittima di "malefici, fatture e maledizioni" * 3. Gli indemoniati possono essere riconosciuti da alcuni "segni caratteristici": parlano lingue sconosciute, mostrano un' avversione viscerale a Dio, manifestano una forza non conforme all' eta' o allo stato di salute * 4. Nel dubbio, l' esorcista deve consultare "esperti di cose spirituali" e anche "periti in scienza medica e psichiatrica, che abbiano il senso delle realtà spirituali". * 5. Nel caso di persone non cattoliche, l' esorcista deve rimettere ogni decisione al suo vescovo * 6. L' esorcista, quando e' possibile, deve celebrare l' esorcismo con il consenso della persona posseduta * 7. L' esorcismo si deve svolgere in modo tale da non poter essere considerato un' azione magica o superstiziosa * 8. L' esorcista deve avere sempre presenti le condizioni fisiche e psicologiche del "posseduto" * 9. Potrà' valutare se ammettere parenti o amici dell' indemoniato al rito * 10. L' esorcismo, se possibile, deve avere luogo in una chiesa, dove sia in evidenza l' immagine di Cristo crocifisso.

Sono mezzo milione, secondo l' Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici, le persone che ogni anno si rivolgono all' esorcista. Il 65% sono donne di livello culturale medio-basso del Centro-Sud. Fino a qualche tempo fa erano in undici gli esorcisti della diocesi ambrosiana. Guidati da Mons. Francesco Bignami, (83 anni) ora in pensione. Mons. Bignami dice che i casi sono molto rari. “La razionalità è fondamento della fede”.

Continua: Seconda parte
Continua: Terza Parte

Giorgio Nadali
www.giorgionadali.it


Inchiesta: Satana in Italia


Anno I articolo n.920


PARLANO GLI ESORCISTI: SECONDA PARTE



Ritorna: prima parte

Guidati da Mons. Francesco Bignami, (83 anni) ora in pensione. Mons. Bignami dice che i casi sono molto rari. “La razionalità è fondamento della fede”.


A Milano è rimasto un solo esorcista, Padre Giulio Savoldi, 81 anni, lunga barba bianca e fama internazionale, frate cappuccino carismatico del convento Rosetum.
Intervista:

Mons Bignami, vi sono casi di possessione diabolica?
E’ difficilissimo un caso di possessione diabolica. E’ Padre Amorth (l’esorcista più noto in Italia, n.d.r.) che vede il diavolo dappertutto. Il Signore cosa ha detto? Il mondo è stato posto sotto nel maligno, ma non abbiate paura perché io ho vinto il mondo. La fede cristiana è inattaccabile da parte del diavolo. I santi erano capaci di difendersi.

Quindi il cristiano è al riparo dalla possessione?
A chi veniva da me davo una ricetta generale: Primo. Confessione generale, vita cristiana, preghiera, messa alla domenica, Secondo. La devozione alla Madonna, Terzo . La sera al posto delle preghiere recitare il salmo 90.

A Milano è rimasto un solo esorcista, Padre Giulio Savoldi, 81 anni, lunga barba bianca e fama internazionale, frate cappuccino carismatico del convento Rosetum. Esorcista dal 1992. Padre Giulio riceve tutti i giorni dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 15.30 alle 17.30 in una stanzetta del centro francescano. L’attesa è lunga per le numerose persone che vogliono parlargli per ascoltare le sue parole di consiglio e ricevere la sua benedizione. C’è da prendere un numero per il proprio turno di conforto dell’anima. Sui due lati della sala d’attesa tutte donne, una trentina, dai 40 anni in su…

Intervista:

Padre Savoldi, qual è la situazione a Milano dell’intervento del Maligno? Quanto casi di possessione diabolica in un anno?
Io personalmente attualmente non ne ho. Vi sono alcuni che dicono di essere indemoniati e io faccio una preghiera esorcistica, perché prima di dire di essere davanti a un caso di possessione demoniaca io vado adagio. La prima cosa che domando è se sono in osservazione da qualche medico, psichiatra. Questi fenomeni per uno che no è esperto possono essere scambiati per possessione diabolica. Voglio approfondire la situazione poi eventualmente faccio l’esorcismo…

Dove? In casa? In chiesa?
No, qui in convento. Al mattino quando non c’è nessuno.

A tutte le età? Uomini, donne? Giovani, anziani?
Sì, sì, tutti. Difficilmente anziani

Ma padre, cosa hanno fatto queste persone per cadere in una possessione demoniaca?
Questo è un mistero

E’ colpa loro?
No, ci sono anche quelli che fanno la comunione. Non è detto che siano in peccato mortale

Può succedere a chiunque, una disgrazia dunque?
E’ una realtà che supera il potere dell’uomo. Ci sono stati anche dei santi che hanno avuto la possessione diabolica

Quali sono attualmente le manifestazioni più diffuse del Maligno?
Una repulsione alle cose religiose. Anche la semplice acqua benedetta, quando io aspergo dà una reazione forte

Possono fare cose che una persona normalmente non può fare?
Conoscono lingue che non hanno imparato, conoscono cose che non potrebbero conoscere

Ma quando è successo l’ultima volta?
Parecchi mesi fa, l’anno scorso

Ma è assistito da qualcuno? Un laico?
Un parente mi aiuta. Non voglio essere in balia di chi ha una possessione diabolica. Può avere degli scatti violenti. Ci vuole qualcuno che li trattenga

Padre, perché il numero degli esorcisti è calato così tanto? Non ci sono nuove leve?
L’arcivescovo attuale che non è tanto favorevole (il Cardinale Tettamanzi, n.d.r.)

Come mai?
Bisognerebbe chiederlo a lui

Ma non ci sono sacerdoti giovani che vogliono diventare esorcisti?
E’ l’arcivescovo che sceglie e che delega in base ai suoi sacerdoti che segnalano alcuni nomi. A me l’hanno chiesto

Conosce Padre Amorth? Mons. Bignami dice che Padre Amorth vede il dialogo dovunque…
Sì, padre Amorth esagera. Anche nelle sue conferenze a Radio Maria. Tutti gli elementi che non vanno secondo la normalità li attribuisce al diavolo. Lui ricorre ancora al sale. Noi esorcisti di Milano non siamo molto del parere di Padre Amorth.

Si può dire che è peggiore la possessione del cuore, dell’anima, rispetto a quella del corpo?
Certo. La possessione del corpo non tocca l’anima

Ci sono molte persone in Italia che mettono a rischio la loro salvezza? Come è possibile? In Italia l’80% di cattolici non è praticante… Allora l’80% d’Italia rischia l’inferno?
No, non sono tutti in peccato mortale. Possono essere anche stupidi. Non hanno la piena avvertenza. Pensano di essere cristiani senza frequentare la chiesa e pensano di essere a posto.

Cosa direbbe a coloro che non credono al diavolo?
Nulla. Io richiamo con le mie parole alla parola di Dio.

La possessione può avvenire anche in persone non cristiane, non cattoliche? E se succede ad un musulmano o a un ebreo?
Vengono anche giapponesi. Do una benedizione, dico una preghiera.

Satana può creare situazioni che spingono alla propria rovina? Al suicidio? Fa dei trucchi?
Questo può essere dovuto anche a malattie psichiche, alla sofferenza.

Satana ogni giorni opera contro di noi? Ci conosce personalmente?
Sì lui ci conosce ognuno personalmente e sa cosa fare per tentarci, ma la potenza di Dio è superiore a quella del diavolo e lui non ci lascia in balia del demonio. Io sono ottimista nella misericordia di Dio. Il Signore è paziente e misericordioso con tutti e anche per coloro che ci sembrano spacciati, Dio sa trovare una soluzione.


Padre Daniele Libanori (55 anni), gesuita, esorcista del “Servizio pastorale esorcismo” di Roma, presso la Chiesa del Gesù.

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Giorgio Nadali
www.giorgionadali.it



Inchiesta: Satana in Italia


Anno I articolo n.921


PARLANO GLI ESORCISTI: TERZA PARTE



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Padre Daniele Libanori (55 anni), gesuita, esorcista del “Servizio pastorale esorcismo” di Roma, presso la Chiesa del Gesù.


Padre Michele Bianco il sabato celebra la “messa di guarigione” e dal lunedì al mercoledì riceve dalle ore 13:00 alle 18:00.


Intervista:

Ci sono ancora casi di possessione diabolica in Italia?
“Non voglio dire molto. Ci sono casi di varia intensità. Casi ce ne sono sempre stati e sempre ci saranno. Si tratta capire con quale atteggiamento si affronta la realtà”.
Sì, casi ce ne sono, dato che esiste anche un sito per cercare il proprio esorcista, in caso di necessità. http://www.verginedegliultimitempi.com/unesorcistarisponde.htm

Padre Michele Bianco il sabato celebra la “messa di guarigione” e dal lunedì al mercoledì riceve dalle ore 13:00 alle 18:00. Il venerdì pomeriggio, invece, si dedica agli esorcismi a Torre le Nocelle (Avellino), presso la Chiesa di S.Ciriaco.
A giudizio degli esorcisti, sono quattro le cause per cui una persona può cadere nella possessione diabolica o in disturbi di origine malefica. Può trattarsi di semplice permissione di Dio, così come Dio può permettere una malattia, allo scopo di dare alla persona un’occasione di purificazione e di meriti. L’hanno subita santi, come Angela da Foligno, Gemma Galgani, Giovanni Calabria. Altri sono stati vittime di disturbi malefici con percosse e cadute: Curato d’Ars e padre Pio.

La causa può essere data da un maleficio che si subisce: fattura, maledizione, malocchio. Si espone al rischio di influenze malefiche o di possessione chi si rivolge a maghi, cartomanti, stregoni; chi partecipa a sedute spiritiche o a sette sataniche, chi si dedica all’occultismo e alla negromanzia. Si può cadere in mali malefici per il persistere di colpe gravi e multiple.

Il demonio infesta l'uomo per puro odio; è in se stesso odio rivolto al Cielo e alla Terra, e nella sua furia distruttiva fa quanto Dio gli concede per l'avanzamento del bene. Io dividerei l'opera infestatrice del demonio nelle seguenti gradazioni, in ordine crescente: Tentazione. E' la suggestione operata dal maligno sulla memoria e l'immaginazione umane, al fine di far preferire all'uomo il male piuttosto che il bene, o un male maggiore di contro a uno minore, o un bene minore di contro a uno maggiore. La tentazione è l'attività ordinaria del demonio, nel senso che colpisce tutti gli uomini in ogni momento (il diavolo non dorme!) e mira all'allontanamento dell'uomo da Dio mediante il peccato, che lo porti alla dannazione eterna.

Oppressione
Con l'oppressione entriamo nell'area delle attività straordinarie del demonio, cioè quelle azioni sporadiche (ci teniamo a sottolinearlo) che Dio talvolta permette a Satana per vagliare l'uomo, per rafforzarlo nella fede, per glorificare la Sua Chiesa, o per motivi a noi sconosciuti. L'oppressione colpisce i sensi della persona, mediante allucinazioni orrende, fetori, gelo improvviso, e l'ambiente circostante: rumori, scricchiolii, levitazione di oggetti, ecc.

Vessazione
Fenomeno rarissimo, di portata spirituale comunque minore a quanto seguirà. la vessazione è la vera e propria aggressione fisica da parte dei demoni. Molti Santi ne sono oggetto (Padre Pio): il diavolo, incapace di tentare efficacemente l'uomo di Dio, lo solleva da terra, lo sfregia, lo malmena, lo sbatte contro le pareti, finchè Dio non interrompe la sua opera distruttiva. Ossessione. Qui l'azione di Satana si fa più vicina all'unità psicosomatica umana: il demonio introduce nella mente colpita pensieri di disperazione e odio, muove (dall'esterno!) la vittima ad azioni involontarie e autodistruttive, sacrileghe e innaturali, la tormenta con visioni spaventose e fenomeni preternaturali raccapriccianti. E' tuttavia un'azione intermittente, cioè la persona ha momenti di tregua.

Possessione di primo grado
Talvolta, misteriosamente, il demonio può invadere la psiche di un essere umano, prendendo il controllo del suo corpo e della sua intenzionalità. Il fenomeno dura finchè non è annullato dall'esorcismo, o per periodi stabiliti a priori. In questo grado di possessione il demonio è latente, si limita ad alterare gli atteggiamenti del posseduto, le sue reazioni al sacro, gli istilla sentimenti di disperazione e depressione.

Possessione di secondo grado
Questa possessione è più evidente: si manifestano cambi di voce, fenomeni preternaturali quali la glossolalia, la levitazione, la pirocinesi (potere di incendiare gli oggetti a distanza), l'acqua santa produce piaghe nel corpo del posseduto, che di per sè manifesta chiaramente di avere un'altra personalità. In genere per possessione diabolica si intende questa situazione intermedia.

Possessione di terzo grado
A questo grado, lo spirito maligno (o più spiriti) hanno preso un dominio tale della persona, da alterare orribilmente persino i suoi tratti somatici (che divengono veramente raccapriccianti!), il suo odore, la temperatura. Questo è il caso più arduo, e occorrono di solito numerosi esorcismi per la liberazione definitiva. In effetti, la differenza tra le ultime tre gradazioni è solo una sottigliezza, perchè molte volte la persona passa da una fase all'altra con mutamenti quasi impercettibili.

Don Gabriele Amorth sacerdote esorcista della diocesi di Roma ha avuto casi di giovani dediti alla droga o colpevoli di delitti e perversioni sessuali. Ma su quali sintomi ci si basa per procedere ad un esorcismo?
L’esorcista guarda anche le cartelle cliniche. Certe diagnosi nascondono l’incomprensione del vero male che affligge il paziente. Il sintomo più significativo è l’avversione al sacro che si manifesta in tante forme: 1. Ripugnanza alla preghiera e per tutto ciò che è benedetto, anche senza minimamente sapere che lo è (l’acqua santa che procura un insopportabile bruciore); 2. Reazioni violente e furiose, in persona che di natura è tutt’altro, con bestemmie ed aggressioni anche se uno prega solo mentalmente; 3. Sintomo culminante: reazioni furiose della persona se si prega su di lei o la si benedice.
Il più famoso esorcista italiano è senza dubbio Don Gabriele Amorth (83 anni), sacerdote della Compagnia di San Paolo. Laureato in giurisprudenza, è diventato prete a 29 anni. Il quotidiano Liberazione riferisce che Amorth avrebbe praticato circa 70.000 esorcismi dal 1986 al 2007. Lo scrittore Giuseppe Campolieti inoltre, nel suo libro Le sante bugie: fatti e misfatti nella Chiesa dei Papi (1993), riferisce che Don Amorth sostiene di aver ricevuto fino a 600 chiamate di intervento al giorno. Il suo libro "Un esorcista racconta" ha avuto un successo così clamoroso che è ormai (2007) giunto alla ventesima edizione.

In Italia vi è anche un’Associazione internazionale degli esorcisti è stata fondata nel 1990 da padre Gabriele Amorth, sacerdote ed esorcista nella Diocesi di Roma. Ne fanno parte i preti esorcisti incaricati dal vescovo della diocesi di appartenenza. La maggior parte sono italiani. Dal 1990 al 2000 il presidente dell'Associazione è stato proprio Don Gabriele Amorth. Dal 2000 è Padre Giancarlo Gramolazzo. L'Associazione ha sede a Roma ed organizza degli incontri annuali: un anno si svolgono a livello nazionale, l'anno dopo a livello internazionale. Gli incontri hanno finalità d'aggiornamento ma anche di coordinamento riguardo l'attività degli esorcisti. Dal 2004 presso l'Ateneo pontificio Regina Apostolorum è stato istituito un corso teorico e pratico sul ministero dell´esorcistato per sacerdoti. L'Associazione ha rieletto padre Giancarlo Gramolazzo come presidente durante l'incontro annuale tenutosi a Collevalenza (PG) nel luglio 2008.

Padre Cipriano De Meo (85 anni)
è sacerdote cappuccino ed è considerato uno dei maggiori esorcisti italiani. Esorcista da 56 anni. E’ stato designato rappresentante degli Esorcisti Italiani in seno al Consiglio internazionale dell'Associazione degli Esorcisti. Padre De Meo, lotta con Satana nel convento di San Severo (Foggia). “Pregherò per te in modo che tu non ti stanchi mai”, gli aveva assicurato più di cinquant’anni fa il confratello San Padre Pio da Pietrelcina.

La lotta col demonio - dice padre Cipriano - è dura e lunga. Grazie a Dio fino ad oggi non mi sono mai stancato”. In materia di esorcismo una questione dibattuta è l’efficacia o meno delle preghiere di guarigione dell'albero genealogico. La Bibbia afferma che le colpe dei padri non ricadono sui figli. Ma c’è da farsi qualche domanda: Gli effetti delle colpe su chi ricadono? Può darsi che la guarigione dell'albero genealogico si riferisca ai mali di natura malefica, alle influenze negative che colpiscono i figli e la discendenza? E se così è, la morte delle persone maleficiate non dovrebbe far cessare il maleficio? O continua a perpetuarsi nella discendenza? È possibile una trasmissione, e se sì, in quali casi? O tutto cessa con la morte della vittima primaria? Anche tra esorcisti vi sono diversità di opinione.

Intervista:

Padre Cipiano, attualmente ci sono ancora in Italia dei casi in cui il maligno opera delle possessioni?
Eh, ce ne sono tanti!

Lei sta seguendo dei casi Padre?
Certo, tutte le settimane

Presso il convento o a casa della persona?
C’è una chiesa dove io ricevo, una chiesa periferica, tutti i mercoledì

E tutti i mercoledì lei opera degli esorcismi?
Si , sì

Può dirci come agisce normalmente Satana nella vita di una persona?
Tenta! Le tentazioni! E’ l’agire ordinario del demonio. In tutti i sensi. Su tutte le virtù . Anche sulla fede tenta. Sa, dipende dal tipo di persona che ha davanti

Ma Satana ha un piano personalmente per ciascuno di noi o è una cosa generica?
No, no c’è il piano per ciascuno. Sa come tentare un sacerdote, come tentare un borghese qualsiasi, un letterato o un illetterato…

Praticamente per me e per Lei ha un piano particolare?
Certamente!

E opera ogni giorno?
Sempre, continuamente, è l’arte sua! La tentazione arriva a tutti, nei pensieri nelle parole, nelle azioni, ai giovani, agli anziani…

E per difenderci?
La preghiera, la grazia di Dio, la vita di grazia insomma

Come mai ci sono dei preti che non parlano più del demonio?
Bisognerebbe chiederlo a loro. La Sacra Scrittura parla chiaramente. Io ho due volumi di esperienze su questo argomento

Lei è il rappresentante della Associazione degli Esorcisti Italiani. Quanti siete in Italia?
Il numero preciso non si sa. Non tutti vengono ai nostri convegni o perché anziani o perché in quel periodo non sono disponibili. Tanti stanno nella retroguardia. Circa trecento, quelli designati ufficialmente

I casi di cronaca di violenza improvvisa c’entrano con Satana?
Qualcuno dice che sono provocati dal demonio, ma è difficile dirlo. Anche la malattia ha dei punti di contatto con la possessione

Sono più uomini, donne, giovani, anziani?
Tutti. Giovani specialmente. Tante volte hanno fatto messe nere, riti satanici con la scusa di fare degli scherzi e poi rimangono attratti

E ce ne sono tanti?
Eh sì, ce n’è tanta di gente ignorante!

Senza aver fatto nulla non succede?
No, senza aver fatto nulla non succede

Dunque Satana sembra preferire il Sud Italia per la possessione. In realtà Satana fa molto peggio che tentare e possedere corpi umani. La sua arte, come l’ha chiamata Padre Cipriano, è quella di scoraggiare, oppure esaltare fuori luogo. Vuole che l’uomo faccia di se stesso il proprio Dio, con tutte le conseguenze sociali che ne derivano. Vuole farci credere che il male sia piu’ forte del bene e che fare i furbi paghi molto di piu’ del provare una sana soddisfazione ad essersi impegnati onestamente con le proprie capacita’. Un bluff, insomma. Vuol farci credere che sognare e sperare siano cose inutili e che Dio non si occupi di noi poveri mortali. Vuole che i nostri errori ci pesino continuamente sulla coscienza e limitino le nostre azioni, rendendoci incapaci di perdonare noi stessi e gli altri. Vuole che qualcosa prenda il posto di Dio nella nostra vita in modo che un idolo moderno ci renda schiavi, facendoci credere che il Padre Eterno la nostra liberta’ proprio non la voglia. E quindi trasgredisci, tanto se vuoi goderti la vita devi farlo. Salvo poi a spingerci a preferire cio’ che è morte, aborto, suicidio, eutanasia, droga… E’ bravo, sì il diabolico bastardo. Ti suggestiona in modo che tu cerchi la tua gloria facendoti credere che il successo sia prevaricare gli altri. Ti fa credere che il piacere e la felicita’ siano la stessa cosa, salvo poi sentirti insoddisfatto. E allora ti spinge a crearti una tua morale personale, relativa, dove stabilisci tu cio’ che e’ il bene e il male. Dopotutto devi essere tu il Dio di te stesso. Poi non capisci piu’ dove sta il bene e il male e cosi’ ti cerchi dei diritti che non esistono e fai cose che non sono degne di un vero uomo e di una vera donna. D’altra parte lui ti vuole bestia, senza il soffio del divino che ti rende una persona autentica. Si’, è’ bravo il bastardo.

Padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria e autore del nuovo libro L’ora di Satana ha affermato: “Se anche tutti gli uomini si salvassero, non basta credere all’esistenza di Satana e dei demoni per capire che l’inferno non può essere vuoto, poiché almeno gli angeli decaduti sono precipitati in esso dopo la ribellione originaria contro Dio? Insomma, se anche l’inferno non avesse anime dannate come inquilini, almeno i padroni di casa ci sono!” E mette in guardia: “«Si rimane giustamente sorpresi se sono i credenti a negare l'esistenza di satana – scrive padre Livio –. Qualche teologo in vena di novità ci ha provato, spiegandoci che il diavolo sarebbe soltanto un simbolo del male. Si tratta di tentativi patetici, se si guarda ai numerosi testi biblici che parlano del maligno e del suo regno di morte». E ancora: «Il paradiso è promesso a tutti, mentre si tace sulla possibilità della perdizione eterna».

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Giorgio Nadali
www.giorgionadali.it
http://www.pensierolibero.eu/tgeu/index.php?notizia=921

venerdì 17 aprile 2009

“Io, Plagiata per 10 anni da un mago”


“Io, Plagiata per 10 anni da un mago”

RIMINI: Claudia ha 20 anni quando la madre si ammala gravemente e il mondo crolla. Poi conosce Demos e per lei inizia l’inferno: abusi, violenze e il contagio da Hiv. “Questa prigione senza sbarre mi ha fatto capire il senso della libertà”

Ho pianto. Perché non si può fare altrimenti leggendo Plagiata libro autobiografico scritto da Claudia V. residente in una città di Rimini nord. In pratica è la sua giovane vita nelle mani di un mago che l’ha piegata alla sua volontà, abusando sessualmente di lei, costringendola a giochi osceni, contagiandola con il virus dell’Hiv. Il tutto in un periodo di disperazione, quando la madre (poi deceduta) era stata colpita da una grave malattia. Momenti in cui si viene colpiti negli affetti più cari: si è giovani, è difficile dominare la mente e purtroppo è facile cadere nelle grinfie di persone senza scrupoli. Che ti rubano soldi, giovinezza e vita. Claudia è stata una di queste. Ha creduto nelle promesse di Demos (nome fittizio), sedicente mago in contatto col divino, ha creduto in lui e per anni è stata succube di questo uomo che l’ha portata sull’orlo del precipizio. Una storia però a lieto fine, grazie a tante buone persone vicine a lei, ma soprattutto alla sua grinta e a un coraggio straordinario che l’ha portata prima a denunciare il suo oppressore e poi a ritrovare il sorriso. Recentemente è apparsa nelle trasmissioni “Uno Mattina” su Rai Uno, “Mattino 5” su Canale 5 e a “Piazza Grande” su Rai Due presentando il suo libro edito da Mondadori. Una ragazza straordinaria che ha avuto anche il coraggio di scrivere tutta la sua storia perché qualcuno non cada nelle illusioni e nei tranelli di questi maghi dei quali purtroppo ancora oggi l’Italia è piena.

Claudia, come e quando è iniziata tutta la vicenda?
“Tutto è cominciato nel 1991 quando a 20 anni mi sono trovata con mia madre ammalata senza una possibile via d’uscita. Quando ci sono gravi problemi in casa è facile diventare preda di avvoltoi, che senza scrupoli si approfittano di un periodo di vulnerabilità psicologica provocata dalla sofferenza".
L’incontro con il mago come è avvenuto?
“Una persona mi disse che probabilmente questo mago mi avrebbe aiutata. Mi sono fidata di lui e sono andata. Di lì è iniziata la mia tragica storia durata una decina d’anni e fatta di sudditanza psicologica e fisica, tormento, terrore, angoscia e sfruttamento economico di un centinaio di milioni. Mi aveva allontanato dalla famiglia e dagli amici, facendoli passare tutti per nemici, diventando lui al centro della mia vita, facendosi credere la via per la mia salvezza. Poi l’intervento di mio cognato che, avendo capito che ero succube di questa persona, è stato decisivo per portare Demos allo scoperto. Quando il mago ha sentito il fiato grosso sul collo, ha cominciato a mollare la presa su di me. Di lì è iniziata, anche se molto lentamente, a gradi, la mia rinascita”.

Come è nata l’idea del libro?
“Cinque anni fa, subito dopo avere denunciato il mago alla polizia. Nello scrivere ho trovato il mio modo per liberarmi di tutte quelle cattive radici profonde che aveva inculcato dentro di me. Scrivere è stato il mio modo di liberarmi di quell’orribile macigno e ritrovare allo stesso tempo me stessa”.

E l’incontro con la Mondadori per la pubblicazione del libro?
“Due anni fa mandai alla Mondadori la copia del mio manoscritto. Dopo dodici mesi mi dissero che sarebbe stato pubblicato e poco tempo fa è finalmente uscito”.

L’ha scritto tutto da sola?
“Sì. Sono convinta che una storia del genere possa essere scritta solo da chi purtroppo l’ha vissuta direttamente in prima persona”.

Il titolo del romanzo, Plagiata, come è nato?
“In accordo con la Mondadori, perché in una sola parola si ha l’idea di quale è stata la mia condizione per dieci lunghi anni”.

Cosa significa essere plagiati?
“Mente, anima e vita in mano a un’altra persona. Quando si è nel pieno del vortice del plagio, da soli non se ne può uscire. Ci vogliono attenzione e aiuto degli altri. E in un certo senso sono poi stata fortunata perché mio cognato ha capito che da quel tunnel non ne sarei uscita da sola e di conseguenza ha agito”.

Chi è oggi, Claudia?
“Una donna che ha ricominciato a vivere, che ha ritrovato la sua famiglia, che ha incontrato nuovi amici. Per un periodo non ho creduto più di potere avere un amore tutto mio. La Claudia nuova è quella che non si vuole porre limiti alla vita. Dieci anni di prigione senza sbarre mi hanno fatto capire ora quanto è importante la libertà”.

Programmi per l’estate?
“Voglio portare avanti il messaggio che ho cercato di dare con il libro: il plagio e il condizionamento mentale sono questioni serissime, esistono, ma se ne parla poco e vengono considerate in modo troppo superficiale. Così chi si ritrova a essere vittima di manipolatori e ciarlatani può avere uno strumento in più per riconoscere il pericolo in cui sta per cadere. Il libro non l’ho scritto solo per me, ma anche per gli altri. È un libro che nella sua tragicità può aprire gli occhi a tante persone".

Scriverà altri libri?
“Lo farò, perché scrivendo ho trovato un mio modo di dire quello che ho dentro”.

Un bis di Plagiataa?
“No. Ho pensato però che potrei anche raccontare il periodo dei cinque anni dalla denuncia a oggi dopo che si è concluso il processo di primo grado con la condanna di Demos a 15 anni di carcere. Un mio sogno sarebbe, invece, scrivere favole per bambini, frutto della mia fantasia”.

Ermanno Pasolini


IL FENOMENO DEL LOVE BOMBING. QUELL'AMORE RIPUDIATO


Si chiama “love bombing”. Che tradotto significa testualmente “bombardamento d’amore”. Ma è tutt’altro che una cosa positiva. Perché il love bombing è la tecnica utilizzata da tutti quei movimenti religiosi che vengono definiti distruttivi. Ti avvicinano, magari, parlando del più e del meno. Poi piano piano, giorno dopo giorno, ti “bombardano” con segnali precisi e sottili che hanno l’effetto ti portarti a cercare di conoscerli in maniera più approfondita. Ma è già troppo tardi. Perché in quel preciso momento, in quel preciso istante sei già stato “adescato”.
Quante storie, pazzesche, che vanno anche al di là della più fervida immaginazione, abbiamo imparato a sentire, conoscere in questi anni. Ragazzi, ragazze, uomini e donne che entrano a far parte di queste sette e faticano a uscirne con l’aiuto delle proprie gambe. Una delle tante è quella di un giovane riminese, da sette anni in un gruppo sincretico.
Una storia che ha dato a Caterina Boschetti, giovane giornalista di Cesena, il la per immergersi in una lunga inchiesta su questo fenomeno, una lunga inchiesta fatta di storie di grande dolore. E proprio da questa inchiesta Eddi Bisulli ha tratto il documentario “Love bombing. L’amore ripudiato” che è stato presentato durante l’ultima edizione del Premio Ilaria Alpi. Un documentario che fa entrare lo spettatore nel mondo sconosciuto delle sette che portano non solo allo sfaldamento della famiglia, nucleo fondamentale della società, ma soprattutto alla manipolazione psicologica di tantissimi individui.
Un vero e proprio grido d’allarme contro una piaga sociale che lede i diritti anche giuridici dell’uomo in maniera sotterranea ma capillare. (fra.ba.)




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_anni_da_un_mago_.html





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Note: La mia vita nelle mani di un mago

Caratteristiche: rilegato, con sovraccoperta



Note di Copertina

Come può succedere che una donna colta e intelligente cada nella trappola psicologica di un malfattore fino a diventare, giorno dopo giorno, la sua schiava?
Claudia era una ragazza giovane e bella, fidanzata e innamorata della musica. Simile probabilmente a tante altre. E come tante altre ha attraversato un momento di difficoltà in seguito alla grave malattia della madre. È stato proprio in questa crepa che si è infilato Demos, sedicente mago in contatto col divino, che ha piegato la sua mente a proprio piacimento. Con la scusa di compiere strani rituali, che lui chiamava "le opere", il mago ha iniziato ad abusare sessualmente di Claudia, costringendola a giochi osceni e contagiandola con il virus dell'Hiv.
Questa però è una storia a lieto fine. Grazie all'aiuto delle persone più vicine e soprattutto grazie a un coraggio straordinario (e in effetti assai raro), Claudia è riuscita dopo anni a svegliarsi dal suo incubo, a denunciare il suo oppressore e a ritrovare il sorriso.
La lucidità e insieme l'intensità emotiva con cui l'autrice racconta le sue vicende danno a questo libro una forza che va oltre le pur importantissime implicazioni sociali. Leggendo le parole di Claudia si viene trascinati nel vortice in apparenza assurdo del plagio e ci si rende conto che cadere vittima di episodi del genere è, al di là di ogni supposizione, drammaticamente possibile.



http://www.liberonweb.com/asp/libro.asp?ISBN=8804577754